Quando l’amore per il ciclismo e la solidarietà si incontrano, nascono iniziative come quella ideata da un gruppo di sportivi del Sulcis Iglesiente e dall’Avis di San Giovanni Suergiu, presieduta da Franco Argiolas.
Lo scopo era promuovere la donazione del sangue, un tema più che mai attuale nel territorio sardo, il mezzo una pedalata da Anghero a Iglesias percorrendo le litoranee della costa ovest.
La prima volta, nel giugno 2016, fu un gruppo di donne, le Mary’s Angels capitanate dalla pluricampionessa di cross country, Mariella Pili, a cimentarsi in una Iglesias-Alghero durata poco meno di nove ore.
Scortate dai mariti, sponsorizzate anche dal Comune di Iglesias e con il logo dell’Avis che campeggiava in bella mostra sulle maglie della squadra, la decina di cicliste aveva percorso i 220 chilometri per promuovere la stessa causa.
Nel luglio 2017, le Mary’s Angels avevano fatto lo stesso e si apprestano a ripetere lo stesso percorso la prima domenica di settembre. La novità, datata luglio 2018, è che anche gli uomini hanno deciso di fare quasi lo stesso. Unica variazione, partenza da Alghero e arrivo a Iglesias.
“È stata una bellissima esperienza. Dodici cicloamatori di età compresa tra i 35 e i 65 anni. Non occorre essere dei superuomini, ma semplicemente un po’ di preparazione”, ha commentato l’iglesiente Alberto Marchiori.
“Siamo intenzionati a ripetere questa iniziativa. Essendo la Sardegna un’isola votata al turismo, la nostra idea è di promuovere la donazione del sangue percorrendo le coste sarde”.
Al Sud si dovrebbe organizzare una pedalata da Iglesias a Cagliari, a Nord da Alghero a Olbia e a Ovest, “visto che alcuni ragazzi del gruppo sono di Sinnai, l’idea è raggiungere il loro paese d’origine dopo la partenza da Olbia”, ha preannunciato Marchiori.
“Stiamo ancora valutando se ci sia la possibilità di trasformare in realtà uno di questi eventi entro la fine del 2018, ma le richieste di adesione sono già moltissime. Purtroppo, per ragioni organizzative, dovremo limitare il numero dei corridori e ci sarà un massimo di venti partecipanti”.
Intanto, già la prima edizione maschile della West Coast Cycling ha ottenuto i primi risultati: “Lo sport è il mezzo più facile e immediato per diffondere la donazione del sangue e noi e le nostre “ammiraglie”, che ci hanno scortato per nove ore da un capo all’altro della Sardegna con il logo dell’Avis di San Giovanni Suergiu, non siamo certo passati inosservati. La gente si è incuriosita e la speranza è che segua il nostro esempio di donatori”, ha concluso Alberto Marchiori.
di Vanna Chessa – Unione Sarda di venerdì 27 Luglio 2018