Spesso chi va a donare il sangue ha molti dubbi sul tipo di alimentazione da seguire prima di recarsi in un centro trasfusionale. Ci sono alcuni piccoli accorgimenti che si devono prendere per non “falsare” le analisi del sangue e per non rischiare abbassamenti di pressione post-salasso.
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1. La sera che precede la donazione è bene evitare i cibi grassi in quanto i grassi alimentari in eccesso possono interferire con alcuni test eseguiti sul sangue stesso. Evitare quindi i fritti, e i tagli di carne grassi e non eccedere con formaggi e salumi. Preferibilmente optare per riso o pasta, verdure, e una porzione di carni bianche (pollo o tacchino) o del pesce. Meglio rimandare la cena al fast food a dopo la donazione!
2. Sfatiamo un luogo comune: chi dona il sangue la mattina può, anzi, è bene che faccia colazione, soprattutto se la donazione avviene in tarda mattinata! Si può consumare the, spremute, biscotti secchi, fette biscottate. Vanno evitati i latticini (latte, cappuccino, yogurt, burro o pastine che lo contengano). Solo in concomitanza con le analisi annuali complete del sangue verrà richiesto di andare digiuni, per non falsare alcuni valori (ad esempio, colesterolo e trigliceridi).
3. Bere molto è sempre importante ma lo è ancor di più il giorno precedente la donazione: donare sangue determina una perdita di liquidi per il nostro corpo che va prontamente ripristinata per evitare spossatezza e cali di pressione. Anche la mattina della donazione occorre bere molti liquidi: acqua, succhi di frutta e spremute. Ci si può aiutare, poi nel pasto successivo, con minestre, zuppe, frutta e verdura.
4. I fumatori possono donare? Sì, l’unica raccomandazione è legata alla necessità di non fumare prima della donazione e almeno nelle due ore successive per scongiurare eventuali capogiri o svenimenti. È importante inoltre per donare sangue di qualità: il processo di combustione della sigaretta comporta il passaggio nei polmoni del donatore di monossido di carbonio e anidride carbonica in quantità maggiore rispetto ai non fumatori; queste sostanze passano nel sangue, entrano nei globuli rossi e si legano all’emoglobina. Il risultato è che il sangue donato è meno ossigenato e i globuli rossi meno vitali. Al di là di questo il fumo è nocivo soprattutto per la salute del donatore, negli anni può portare all’insorgenza di patologie respiratorie croniche e aumenta il rischio di sviluppare tumori.
Un doveroso ringraziamento alla Dott.ssa Rossella Caria del CT San Gavino Monreale per averci fornito queste importanti informazioni.