È stato approvato nei giorni scorsi il nuovo codice deontologico della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), il maggior Ordine d’Italia con i suoi oltre 450mila iscritti. Il Codice è un documento fondamentale per la presa in carico della persona ad alta intensità assistenziale e l’infermiere in questo è una figura molto importante.
È proprio per questo che nella sua stesura si è adottato un nuovo metodo innovativo che ha visto il coinvolgimento fattivo delle Associazioni a tutela dei pazienti, riunite in Consulta. Sono state infatti 35 le Associazioni, tra cui AVIS, che con uno stretto confronto si sono espresse in prima persona sull’articolato del codice.
“Partecipazione, coinvolgimento, confronto e condivisione sono le parole magiche che caratterizzano l’idea di partnership che come Federazione vogliamo sempre più promuovere con le Associazioni di pazienti e cittadini” ha aggiunto Tonino Aceti, portavoce FNOPI.
Per AVIS, come affermano il presidente nazionale Gianpietro Briola e il consigliere delegato Marco Denti “è un documento che valorizza il ruolo dell’infermiere in molteplici aspetti e che con l’articolo 26 gli assegna un compito molto prezioso nella promozione della donazione di sangue. Non c’è dubbio però che sia ormai tempo di rivedere gli organici in termini numerici: di infermieri ne servono di più”.
“Non potevamo chiudere i lavori su un nuovo Codice senza un confronto diretto con le persone a cui è gran parte dedicato – spiega Nicola Draoli, componente del Comitato centrale FNOPI che per la Federazione segue i lavori della Consulta – perché il Codice rappresenta la regola etica della professione, ma anche come questa si rapporta con il nostro primo punto di riferimento: il cittadino. E abbiamo ascoltato le Associazioni e integrato il testo con i loro suggerimenti perché fosse davvero utile ai bisogni dei nostri assistiti. Di fatto, la mission di professionisti e cittadini è il benessere e la salute della comunità”.
AVIS è stata dal primo momento partecipe di questo confronto. In tutto il percorso si è ribadito che il ruolo dell’infermiere è assolutamente importante – sia da un punto di vista relazionale sia assistenziale – per la gestione e il trattamento delle patologie legate al sangue così come per le attività di raccolta del sangue.
Gli incontri tra AVIS e FNOPI proseguiranno anche in futuro, in vista della sottoscrizione di un protocollo d’ Intesa fra le due realtà.
Ufficio stampa AVIS NAZIONALE