di Sergio Campofiorito per Donatori H24
Cambio di direttivo, nuove linee programmatiche, avvicendamento nelle sezioni regionali e, a ruota, nelle sedi minori: scaduti i vecchi mandati, Avis volta pagina nel segno della continuità. Nuova linfa è stata immessa nell’organigramma che sarà in carica fino al 2024. Riconfermato Gianpietro Briola al vertice, al fianco siedono adesso nuove figure, ognuna col suo campo di competenza.
Le priorità, come spiega l’associazione nel proprio sito, sono quelle di “favorire l’istituzione di gruppi di lavoro e la creazione di una rete tra dirigenti amministrativi. Ascoltare gli studenti per adeguare l’associazione ai cambiamenti che sta vivendo il mondo dell’istruzione nel nostro Paese. E poi ancora costituire una rete nazionale che supporti le strutture periferiche, dando loro assistenza sulle questioni fiscali”.
Rocco Monetta, avvocato, è il nuovo segretario generale, l’ingranaggio più delicato della macchina Avis.
Sarà il delegato all’organizzazione e alla gestione della segreteria e degli affari generali dell’associazione. “Penso anzitutto — commenta Monetta — all’istituzione di gruppi di lavoro trasversali fra i componenti dell’esecutivo e le commissioni di cui sono referenti, su argomenti specifici per l’analisi e la valutazione delle necessità organizzative del territorio, anche con lo scopo di essere propositivi rispetto ai tavoli istituzionali di settore”.
Altre priorità per il segretario generale saranno la formazione del personale e i protocolli d’intesa con le istituzioni finalizzati a diffondere la sensibilizzazione al dono.
Domenico Nisticò nel giorno della sua 150sima donazione
Altro “dicastero” delicato e importantissimo è la Tesoreria e l’area scuola, ora presieduto da Domenico Nisticò, 65 anni, già responsabile dell’Avis comunale di Reggio Calabria.
Nisticò offre la sua ricetta per il ricambio generazionale dei donatori, che, ovviamente, passa per le scuole. Per fare ciò bisogna “osservare i cambiamenti che stanno caratterizzando il mondo dell’istruzione in Italia – spiega –. Ecco perché sarà importante fare tesoro e valorizzare ancora di più quanto realizzato negli ultimi anni. Coinvolgere studenti e insegnanti nella realizzazione di progetti che sensibilizzino la cultura della donazione e della cittadinanza attiva, attraverso il rinnovo del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’Istruzione”.
Con un occhio al bilancio: “Vogliamo lavorare su uno schema e una relativa modalità informatica di compilazione che tenga conto della specifica realtà delle nostre strutture e che sia più adatto alle sedi con un bilancio inferiore ai 220mila euro”.
Avis è un modello di funzionalità per il terzo settore, offrendo un basilare servizio a tutto il sistema sanitario. Per continuare a esserlo, la nuova figura scelta nell’esecutivo con le deleghe di Fiscalità, tributi, bilanci e rete associativa è Giorgio Dulio, ex tesoriere.
Il focus è di rafforzare l’assistenza fiscale alle strutture periferiche. A Dulio il compito di “proporre schemi di rendiconto di cassa, di stato patrimoniale e di rendiconto di gestione, che tengano conto anche di quanto previsto in tema di rendicontazione dai disciplinari della convenzione Stato/Regioni, e di un piano dei conti uniforme e finalizzato alla predisposizione degli schemi di bilancio”.
Nuova Avis, nuove sfide per un mondo in continuo mutamento. Dalla loro riuscita dipende la salute di tanti italiani.