Lo scorso sabato 17 settembre, presso la sala congressi del Sardegna Termale Hotel & Spa a Sardara si è tenuto il corso formativo sul tema PBM – Patient blood management: approccio multidisciplinare per la sicurezza delle cure e contenimento della risorsa sangue, organizzato da AVIS San Gavino Monreale in collaborazione con Avis Regionale Lombardia, Avis Regionale Sardegna e con il patrocinio della Asl del Medio Campidano, di Thalassa Azione Onlus e di Avis Provinciale Medio Campidano. L’evento formativo ha permesso di
“Programma PBM: approccio multidisciplinare per la sicurezza delle cure e contenimento della risorsa sangue” è il titolo del convegno che si è tenuto il 17 settembre a Sardara organizzato dall’Avis di San Gavino Monreale in collaborazione con l’Avis Regionale Lombardia e l’Avis Regionale Sardegna e con il patrocinio della Asl 6 del Medio Campidano, di Thalassa Azione Onlus e dell’Avis Provinciale Medio Campidano. Nel corso dell’evento Isabella Atzeni, responsabile del Centro trasfusionale dell’Asl 6 del Medio Campidano ha illustrato i tre pilastri del Patient Blood Management (PBM), una strategia multidisciplinare per
di Sergio Campofiorito per Donatori H24 Cambio di direttivo, nuove linee programmatiche, avvicendamento nelle sezioni regionali e, a ruota, nelle sedi minori: scaduti i vecchi mandati, Avis volta pagina nel segno della continuità. Nuova linfa è stata immessa nell’organigramma che sarà in carica fino al 2024. Riconfermato Gianpietro Briola al vertice, al fianco siedono adesso nuove figure, ognuna col suo campo di competenza. Le priorità, come spiega l’associazione nel proprio sito, sono quelle di “favorire l’istituzione di gruppi di lavoro e la creazione di una rete tra dirigenti amministrativi. Ascoltare
Oggi più che mai è importante non smettere di donare sangue. Si può donare senza timori se non si proviene dalle zone colpite dal Coronavirus. I controlli dei centri di donazione garantiscono completa sicurezza del sangue donato. Le sospensioni precauzionali sono state ridotte a 14 giorni per chi ha viaggiato in Cina, per chi ha transitato o sostato nelle cosiddette zone rosse, per chi è stato a contatto con persone con infezione certificata da Sars-CoV-2 e per chi presenti sintomi assimilabili
“L’unica soluzione per contenere le carenze di sangue è quella di trovare un maggior numero di donatori”. Commenta così, parlando con DonatoriH24, il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, lo studio clinico condotto in Inghilterra sulla possibilità di ridurre i tempi di intervallo tra una donazione e l’altra così da garantire più scorte nei periodi di carenza. La ricerca, chiamata Interval e poi pubblicata sulla rivista Lancet Haematology, come riporta anche l’Agi, è durata per quattro anni e ha visto gli studiosi dell’università di Cambridge coinvolgere 40mila
Cresce il numero delle persone che scelgono di donare il sangue, ma non nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni. Motivo? Lo stile di vita e l’incertezza lavorativa Ago e sorrisi. Filomena, Cristina e Carmela sanno come bucare la vena con simpatia. Al centro donatori di sangue dell’Istituto dei Tumori di Milano l’invito alla chiacchiera è simile a quello che aleggia dal parrucchiere. Mentre le sacche di sangue si riempiono (450 ml per seduta) le assistenti ti distraggono