Dall’autunno 2015 Cristiano Ronaldo è ambasciatore della campagna sulla donazione di sangue #BeThe1Donor. Perché? Per motivi di immagine? O, come dice Ronaldo, per attirare l’attenzione sull’importanza della donazione di sangue e incitare le persone in tutto il mondo a diventare donatori di sangue e salvare così vite?
NIENTE TATUAGGI
All’inizio dell’estate 2014 si è saputo che Cristiano Ronaldo dona periodicamente sangue. Questa notizia è stata sollevata dalla domanda sul perché il calciatore, diversamente dalla maggior parte dei suoi colleghi, non abbia un tatuaggio. Risposta: perché periodicamente dona sangue e un tatuaggio lo escluderebbe dalla donazione per alcuni mesi.
ESPERIENZA PERSONALE CHE LO HA SEGNATO
Da anni, inoltre, Cristiano Ronaldo è anche registrato come donatore di cellule staminali del sangue. Per i bambini e gli adulti affetti da una malattia ematica come la leucemia, una donazione di cellule staminali del sangue è spesso l’unica possibilità di guarigione. Cristiano Ronaldo lo ha vissuto da vicino: nel 2011 il figlio di un collega della nazionale si è ammalato di leucemia. Per guarire, aveva bisogno di una donazione di cellule staminali del sangue.
Questa esperienza ha spinto Cristiano Ronaldo a registrarsi: «Non voglio neanche lontanamente immaginare cosa accadrebbe se un membro della mia famiglia o io stesso fossimo colpiti da una simile malattia. Molte persone credono che sia difficile guarire da questa malattia, eppure per un donatore non è un gesto impegnativo e soprattutto non è doloroso. Dobbiamo aiutare gli altri e non stare a guardare senza intervenire», così viene citato il calciatore in un articolo del 2012 su «Die Welt».
QUELLO CHE CONTA
I motivi che spingono una persona a donare sangue o a registrarsi come donatore di cellule staminali del sangue sono molte. Per i pazienti conta solo una cosa: che chiunque può, lo faccia!