Nelle scorse settimane avete potuto vedere nelle vetrine del nostro paese, in ospedale e in alcuni locali pubblici le nostre locandine per la sensibilizzazione alla donazione del sangue. Una campagna meno “politically correct” rispetto al nostro solito, che ha lo scopo di far riflettere chi ancora non ha fatto il “grande passo” della donazione.
Abbiamo quindi pensato di installare un grande cartello all’ingresso del posto in cui la presenza di scorte di sangue è vitale: per i tanti ricoverati in ospedale che necessitano di una trasfusione per un intervento chirurgico o per i talassemici che necessitano di trasfusioni costanti. Ma forse ci ricordiamo di quanto sia importante e prezioso il sangue quando “tocca a noi” o a un nostro caro entrare in ospedale.
E allora tutti coloro che sono in buona salute e che hanno le caratteristiche per poter donare il sangue dovrebbero fermarsi un attimo a pensare: cosa farebbero se fosse un loro caro ad aver bisogno di sangue. Magari un genitore, un fratello, una sorella, un figlio. Vincerebbero ogni paura, immaginiamo, per poter donare! E probabilmente cercherebbero di convincere il maggior numero di persone possibile a recarsi a donare.
La domanda è “perché aspettare”? Tutti noi che siamo in buona salute dovremmo sentire il dovere morale di diventare donatori di sangue, soprattutto noi sardi che ci definiamo spesso generosi oltre che testardi.
Non aspettate, dunque, ovunque voi siate, ritagliate mezz’ora del vostro tempo per compiere un vero atto di generosità che non costa nulla, ma regala tanto sia a chi riceve che a chi lo compie.
L’AVIS Comunale di San Gavino Monreale ringrazia la direzione sanitaria del P.O. Nostra Signora di Bonaria di San Gavino e la direzione della Assl di Sanluri per aver accolto la campagna di sensibilizzazione e per la disponibilità dimostrata.