“L’unica soluzione per contenere le carenze di sangue è quella di trovare un maggior numero di donatori”. Commenta così, parlando con DonatoriH24, il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, lo studio clinico condotto in Inghilterra sulla possibilità di ridurre i tempi di intervallo tra una donazione e l’altra così da garantire più scorte nei periodi di carenza. La ricerca, chiamata Interval e poi pubblicata sulla rivista Lancet Haematology, come riporta anche l’Agi, è durata per quattro anni e ha visto gli studiosi dell’università di Cambridge coinvolgere 40mila
Pochi sanno che al donatore vengono garantiti ogni anno una serie di controlli e test gratuiti con particolare attenzione a colesterolo, glicemia e trigliceridi. Donare sangue fa bene anche al donatore. Non perchè si sottopone a un salasso (utile per le malattie da accumulo di ferro nel sangue, oggi poco praticato), ma perché l’azione del donare comporta una presa di coscienza dell’individuo, che è stimolato a mantenere uno stile di vita sano. Donare sangue, quindi, vale il doppio, perché salva la vita a chi riceve